Implantologia tradizionale e zigomatica

Implantologia tradizionale e zigomatica

Implantologia tradizionale e zigomatica: quali sono le differenze?
L’implantologia dentale rappresenta una soluzione efficace per la sostituzione dei denti mancanti, migliorando sia l’estetica che la funzionalità del sorriso. Tra le diverse tecniche implantologiche vogliamo soffermarci sull’implantologia tradizionale e su quella zigomatica. In questo articolo esploreremo le principali differenze tra queste due metodologie grazie all’aiuto del Dott. Amedeo Giovanni Zirilli, Medico-Chirurgo Odontoiatra a Rezzato e Casanova del Morbasco.

Implantologia tradizionale vs implantologia zigomatica

L’implantologia tradizionale è la tecnica più comune e consolidata per il posizionamento di impianti dentali. Questa procedura prevede l’inserimento di un impianto in titanio all’interno dell’osso mascellare o mandibolare, fungendo da radice artificiale su cui viene fissata una corona protesica.
L’implantologia zigomatica, invece, è una tecnica avanzata e meno comune, che viene utilizzata principalmente in casi di atrofia ossea severa nella mascella superiore. Invece di essere inseriti nell’osso mascellare gli impianti zigomatici vengono ancorati all’osso zigomatico, una struttura ossea situata nella parte superiore del viso, che offre un supporto solido e stabile.

Indicazioni e candidati ideali
L’implantologia tradizionale è pensata per i pazienti che hanno perso uno o più denti. Tuttavia, è fondamentale che il paziente disponga di un volume osseo sufficiente per sostenere l’impianto. In caso di perdita ossea significativa potrebbe essere necessario ricorrere a tecniche di rigenerazione ossea come il rialzo del seno mascellare o l’innesto osseo prima di procedere con l’inserimento degli impianti.
L’implantologia zigomatica è indicata per pazienti che presentano una grave atrofia ossea mascellare e che non sono idonei per l’implantologia tradizionale, anche dopo tentativi di rigenerazione ossea. L’implantologia zigomatica rappresenta spesso l’ultima opzione prima di ricorrere a soluzioni protesiche mobili.

Quali sono i vantaggi di entrambe le implantologie?

  • Implantologia tradizionale:
    Affidabilità: Gli impianti tradizionali hanno un alto tasso di successo, superiore al 95%.
    Integrazione Ossea: Grazie all’osteointegrazione, l’impianto si fonde con l’osso, garantendo una stabilità a lungo termine.
    Versatilità: Possono essere utilizzati per sostituire un singolo dente, più denti o un’intera arcata.
  • Implantologia zigomatica:
    Nessuna necessità di innesti ossei: gli impianti zigomatici evitano la necessità di complesse procedure di innesto osseo.
    Stabilità Immediata: gli impianti zigomatici offrono una stabilità immediata, permettendo talvolta il carico protesico immediato.
    Risparmio di tempo: riducendo o eliminando la necessità di rigenerazione ossea, i tempi complessivi del trattamento possono essere notevolmente ridotti.

E i limiti?
Il principale limite dell’implantologia tradizionale è rappresentato dalla necessità di un volume osseo sufficiente. In pazienti con atrofia ossea marcata potrebbe essere necessario ricorrere a soluzioni alternative, come l’implantologia zigomatica.
I limiti dell’implantologia zigomatica possono essere invece diversi:
Procedure complesse: richiede una competenza chirurgica avanzata e una pianificazione accurata.
Invasività: essendo una tecnica più invasiva rispetto all’implantologia tradizionale, il recupero post-operatorio può essere più lungo.
Disponibilità limitata: non tutti i centri odontoiatrici offrono questa tecnica, che richiede strumenti e formazione specialistici.

Considerazioni finali
La scelta tra implantologia tradizionale e zigomatica dipende da una valutazione approfondita del caso clinico e delle condizioni ossee del paziente. È fondamentale consultare un odontoiatra esperto in implantologia per indagare qual è la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Sebbene l’implantologia tradizionale sia la più comune, l’implantologia zigomatica rappresenta una valida alternativa per quei pazienti che altrimenti sarebbero esclusi dal trattamento implantare.
Il progresso delle tecnologie e delle tecniche in implantologia consente oggi di offrire soluzioni efficaci anche nei casi più complessi, restituendo funzionalità ed estetica al sorriso di un numero sempre maggiore di pazienti.

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La perdita dei denti rappresenta sempre un evento traumatico dal punto di vista psicologico, funzionale, ed estetico. Soprattutto se si tratta di TUTTI I DENTI.

Ancor oggi alcuni dentisti propongono apparecchi mobili, le dentiere, per riabilitare questi pazienti, asserendo che gli impianti non sono sicuri o che non si possono mettere e che, quindi, le dentiere sono l’ unica soluzione riabilitativa.

Tali protesi mobili spesso sono instabili, si muovono nel corso della masticazione o addirittura della fonazione, con il rischio di perderle con uno starnuto o un colpo di tosse. Il paziente non è sereno nonostante le paste adesive, perché teme che qualcuno possa rendersi conto che porta una dentiera.

Psicologicamente è difficile accettare una dentiera, significa rassegnarsi a non avere più i denti, masticando con due strutture in resina che “navigano” in bocca.

Inoltre la mancanza dei denti e la compressione delle protesi sulla gengiva determinano una più o meno marcata regressione, anzi un vero e proprio riassorbimento dell’osso che determina un’ ulteriore instabilità e mobilità della protesi.

Oggi è possibile fortunatamente restituire funzione e sorriso alla maggior parte di questi pazienti in giornata.

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